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Notícies :: guerra
Sindacato caribinieri contro occupazione Iraq
06 abr 2004
LE NOTIZIE CHE CI ARRIVANO DALL'IRAQ, EVIDENZIANO LE NOSTRE PREOCCUPAZIONI PER I COLLEGHI IN GUERRA, CHE PAGANO IL PREZZO DI UN GOVERNO ASSERVITO AGLI AMERICANI E NON AGLI iTALIANI. COSCIENZA E LOGICA, FAREBBERO IMMEDIATAMENTE RITIRARE I NOSTRI UOMINI DALLA GUERRA, PERCHE' DI GUERRA SI TRATTA, E NESSUNO PUO' NASCONDERLO. INVECE IL BALLETTO DELLE RESPONSABILITA' E LA POLITICA DELL'INTERVENTISMO RITORNATA IN ITALIA CON LA DESTRA AL POTERE, FANNO Sì CHE PRESTO, VIOLANDO LA NOSTRA COSTITUZIONE, CI APPRESTIAMO A PIANGERE ALTRI MORTI IN GUERRA. VIVA L'IPOCRISIA, VIVA LA FALSITA', VIVA IL DOPPIOGIOCHISMO DEL GOVERNO ITALIANO. RITIRIAMOCI SUBITO DALL'IRAQ, SIAMO UNA FORZA D'OCCUPAZIONE E NON DI PACE, COSI' Ci VEDONO GLI IRAQENI. IL GOVERNO SARA RESPONSABILE DEI PROSSIMI MORTI
LE ULTIME NOTIZIE: BAGHDAD - Dal nord al sud infuria la battaglia in Iraq, fra sostenitori del leader sciita Moqtada Sadr, inseguito da un mandato d'arresto, e le forze della coalizione che perdono altri sette soldati americani, mentre 12 italiani sono rimasti feriti. Decine e decine i morti e i feriti iracheni nelle ultime 48 ore di violenze, secondo alcune fonti locali in due giorni vi sarebbero stati 105 morti e 500 feriti da parte irachena. Il leader sciita, Moqtada Sadr, giovane e con poco carisma ma sufficiente da attrarre una popolazione povera e disillusa, e' rientrato oggi da Kufa a Najaf (160 chilometri a sud di Baghdad) e si attende una sua dichiarazione nel pomeriggio. Mentre da Washington, il presidente americano George W. Bush ha dichiarato che i piani americani per l'Iraq non saranno mutati in seguito allo scontro con Sadr. Quattro americani sono morti in un'operazione nella notte a El Anbar e altri tre fra ieri e oggi in un quartiere sciita di Baghdad. Il direttore dell'Ufficio di polizia a Shula ha messo in guardia contro nuove violenze se gli americani tentassero di arrestare Sadr. ''I religiosi sono sacri per noi - ha detto all'Ansa il colonnello Rahim Zeboon - non abbiamo dubbi che gli americani possano arrestarlo, ma con conseguenze imprevedibili''. SCONTRI A NASSIRIYA, FERITI 12 ITALIANI Contingente italiano sotto tiro a Nassiriya. Negli scontri a fuoco alle prime ore dell'alba con i seguaci di Moqtada Sadr, sono rimasti lievemente feriti 12 bersaglieri: tre hanno riportato ferite di striscio superficiali alle gambe ed altri nove contusioni. Ora sono ricoverati all' ospedale da campo italiano all' aeroporto di Tallil. Tra gli iracheni ci sarebbero invece una quindicina di vittime, secondo quanto riferito da fonti della Cpa (l' Autorita' provvisoria della coalizione) di Nassiriya. Per ripristinare condizioni di sicurezza nella citta', compromesse dalle violente manifestazioni dei giorni scorsi, i militari dell' Italian joint task force sono intervenuti in forze all' alba. In particolare, si puntava alla rimozione degli sbarramenti sui ponti cittadini che uniscono le due rive del fiume Eufrate, allo scopo di riprenderne il controllo e di garantire il ritorno della normalita' assicurando, contemporaneamente, la viabilita' e l' afflusso dei rifornimenti alla popolazione civile ed alle organizzazioni umanitarie che operano nell' area. Ma nel corso dell' operazione gruppi di facinorosi hanno aperto il fuoco contro le pattuglie italiane (alcune centinaia di militari), provocando il ferimento lieve di 12 bersaglieri della task force 'Eleven' composta da militari dell' 11/o Reggimento bersaglieri, del Reggimento Savoia Cavalleria e da Forze Speciali di Esercito e Marina. I militari hanno risposto al fuoco e al termine degli scontri hanno ripreso il controllo dei ponti principali. I feriti sono in buone condizioni ed hanno gia' provveduto, personalmente, ad avvertire i familiari.
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Missione umanitaria



Tra le circa 15 vittime irachene degli incidenti a Nassiriya vi sarebbero anche almeno due bambini e una donna.

La notizia, arrivata questa sera grazie all'inviata del Tg3 Giovanna Botteri, è stata poi confermata dalla Cpa, l’Autorità provvisoria della coalizione, che ha però detto che è molto difficile avere un bilancio preciso dei morti.

Una trentina, invece, sarebbero i feriti tra miliziani e civili iracheni, che secondo l'autorità militare italiana solo accidentalmente sono capitati in mezzo agli scontri.

I militari si difendono e giustificano la strage chiamando in causa le regole di ingaggio. Il comando del contingente italiano ribadisce che i militari si sono limitati a rispondere al fuoco per autodifesa, attenendosi scrupolosamente alle regole di ingaggio che prevedono «un uso della forza minimo necessario e proporzionale all’offesa».

Ma è lo stesso bilancio della giornata a smentire le versioni ufficiali: da una parte almeno 15 morti, tra cui donne e bambini, dall'altra tre feriti da arma da fuoco: uno ad una natica e due al polpaccio.

I testimoni raccontano semplicemente, che i militari italiani hanno sparato a caso tra la folla di civili che si era radunata per protestare contro l'occupazione militare.

Un medico dell’ospedale generale di Nassirya ha detto oggi che all’ospedale sono arrivati «dieci morti e 37 feriti da martedì alle 04:00 (le 02:00 in Italia», vittime degli scontri tra la milizia sciita di Moqtada Sadr e le forze della coalizione.

Il dottor Khudayer Hizber ha anche detto che la casa di una famiglia di cinque persone è stata colpita da un proiettile di mortaio. «Una bambina di otto anni è morta, mentre il padre, la madre e due bambini sono feriti», ha precisato.
Un altro ospedale si trova dall’altra parte del fiume ma non è accessibile ai giornalisti.

"Qui se appena la gente ti vede in giro, ti sbrana" ha detto a PeaceReporter una fonte italiana a Nassirya
http://www.peacereporter.net/it/canali/voci/dossier/040406iraq/040406uma
Mira també:
http://www.unionecarabinieri.it/news_detail.asp?id_nw=35

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