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Perú: Un secondo ballottaggio in Perú non e' necessario per le classi popolari
07 mai 2011
LA VITTORIA DEL COMANDANTE OLLANTA HUMALA RIVELA UNA SCONFITTA DEL MODELLO ECONOMICO NEOLIBERALISTA E DEL PRESIDENTE ALAN GARCIA, MA NEL SECONDO ROUND DELLE ELEZIONI PER LA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA DEL PERU’ LA DESTRA E DESTRA ESTREMA RAFFORZERANNO IL MODELLO ECONOMICO-SOCIALE IMPOPOLARE E INCONTROLLATO ASSISTENZIALISMO, AFFERMA CHE UN SECONDO BALLOTTAGGIO NON SI DEVE REALIZZARE COME GIA’ AVVENUTO NEL 1985.
LA VITTORIA DEL COMANDANTE OLLANTA HUMALA RIVELA UNA SCONFITTA DEL MODELLO ECONOMICO NEOLIBERALISTA E DEL PRESIDENTE ALAN GARCIA, MA NEL SECONDO ROUND DELLE ELEZIONI PER LA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA DEL PERU’ LA DESTRA E DESTRA ESTREMA RAFFORZERANNO IL MODELLO ECONOMICO-SOCIALE IMPOPOLARE E INCONTROLLATO ASSISTENZIALISMO, AFFERMA CHE UN SECONDO BALLOTTAGGIO NON SI DEVE REALIZZARE COME GIA’ AVVENUTO NEL 1985.


L’ analista Peruviano Mauricio Quiroz Torres vicepresidente dell’istitutto di ricerca “Popolo continentale”, ha detto che il succeso del comandante Ollanta Humala è una sconfitta completa del modello economico neoliberalista peruviano del presidente Alan Garcia e del suo partito l’APRA.


L’ vittoria del comandante Humala in quasi tutte le regioni sia della costa, delle ande e foresta amazzonica è una chiara dimostrazione di quanto il popolo peruviano non abbia avuto nessun vantaggio o beneficio del suddetto modello e quindi scommettono per una rinnovazione politica radicale.


I peruviani hanno anche affermato che il comandante Humala che, pur essendo l’unico candidato che non è stato coinvolto in scandali di corruzione ne in traffico di droga. Nelle ultime settimane è stato il bersaglio di molti attacchi sia da parte dal governo come dai partiti di destra e del fujimontesinismo che hanno utilizzato a loro favore una gran parte dei mezzi di comunicazione dei mass media peruviano.


Egli ha detto,che il secondo ballottaggio per eleggere il nuovo Presidente del Perù è inutile dato che il comandante Ollanta Humala Tasso ha una distanza superiore al 10% rispetto a chi è al secondo posto,e che dovrebbe governare il Paese.


La spessa che richiede questo secondo ballottaggio, e il proprio costo politico – economico non è conveniente per il paese ne alle sue classe popolare.


Il sociologo Quiròz ha ricordato che nelle elezioni del 1985 non c’e stato un secondo ballottaggio visto che il candidato Alfonso Barrantes si ritirai dalla gara per consentire la dichiarazione del Dott. Alan Garcia.Li nessuno messe in dubbio la legittimità del Governo Aprista (1985 – 1990) nonostante non si effettuo un secondo ballottaggio.


Nel 2006,in Perù il ballottaggio tra il Dott. Garcia e il comandante Humala era giustificata perché la distanza tra loro non ha superato il 7% .


Inoltre bisogna ricordare che il sistema politico parlamentare non subiranno variazione alcuna.


Egli ha detto che la destra e estrema destra peruviana si focalizzeranno in un secondo turno nella possibilità di rafforzare il modello economico – sociale, fujimontesinista e uno sfrenato assistenzialismo il quale impedirebbe la soluzione dei problemi fondamentali della classe operaia come: i salari bassi, la de-sindacalizzazione, impiego , e lo sviluppo di una nuova economia produttiva .


Uno scenario cosi come si presenta il popolo peruviano non è positivo precisò e Ollanta Humala sarebbe costretto a indirizzarsi in quella direzione.



Non si può costringere ai peruviani a continuare l’attuale modello neoliberalista perché non risponde a nessun beneficio per il paese tanto meno alle sue classi lavorativi, e un buon momento dal quale il comandante Humala imposte un radicale rinnovamento in questo senso.



Infine Quiroz aggiunse che le classe popolare dovrebbero rafforzare tutte le organizzazioni sociali per difendere i loro interessi di classe. La futura presidenza o del parlamento per i prossimi 5 anni non li garantiranno.



Traduzione: Lina Ramirez
Una collaborazione per il Comitato Europeo di Solidarietà


Mauricio Quiroz Torres
limaprovincias3 ARROBA yahoo.es





PERU: SEGUNDA VUELTA ES INNECESARIA EN PERU PARA LAS CLASES POPULARES


TRIUNFO DE COMANDANTE HUMALA REVELA DERROTA DE MODELO ECONOMICO NEOLIBERAL Y DEL PRESIDENTE ALAN GARCIA PERO EN ELECCIONES DE SEGUNDA VUELTA PARA LA PRESIDENCIA DE LA REPUBLICA PERUANA, DERECHA Y ULTRADERECHA PERUANA FORTALECERAN MODELO ECONOMICO-SOCIAL ANTIPOPULAR Y DESENFRENADO ASISTENCIALISMO. AFIRMAN QUE SEGUNDA VUELTA NO DEBE REALIZARSE Y QUE EN PERU YA SUCEDIÓ EN 1985.


El analista peruano Mauricio Quiroz Torres, Vicepresidente del Instituto de Investigación Pueblo Continente, dijo que el triunfo del Comandante Ollanta Humala es una completa derrota del modelo económico neoliberal peruano, del Presidente Alan García y del Partido Aprista.

El triunfo del Comandante Humala en casi todos los Departamentos de la Costa, Sierra y Selva denota que los peruanos no son beneficiarios de este modelo y por ello apuestan por una renovación política radical.


Los peruanos, además, han reivindicado al Comandante Humala que pese a ser el único candidato no comprometido con la corrupción política ni el narcotráfico en las tres últimas semanas ha sufrido los mas arteros ataques desde el Gobierno como desde los partidos de la derecha y del fujimontesinismo que han utilizado buena parte de los medios de comunicación masiva peruanos.


Asimismo, dijo que la segunda vuelta para elegir al nuevo Presidente del Perú es innecesaria toda vez que el Comandante Ollanta Humala Tasso tiene una distancia mayor al 10% frente a quien ocupa el segundo puesto y debería gobernar el país.


El gasto que demanda esta segunda vuelta y el costo político-económico del mismo no conviene al país ni a sus clases populares.


El sociólogo Quiróz recordó que en 1985 no hubo segunda vuelta pues el candidato Alfonso Barrantes se retiró de la contienda para permitir la proclamación del Dr. Alan García. Allí nadie cuestionó la legitimidad del gobierno aprista 1985-1990 pese a que no se realizó la segunda vuelta.


El 2006, en el Perú la segunda vuelta entre el Dr. García y el Comandante Humala estaba justificada pues la distancia entre ellos no pasaba el 7%.


Además hay que recordar que el sistema político parlamentario no va a sufrir variación alguna.


Precisó que la derecha y ultraderecha peruana van a focalizar en una eventual segunda vuelta el afianzamiento del modelo económico-social fujimontesinista y del desenfrenado asistencialismo que impide la solución de los problemas fundamentales de la clase trabajadora: los bajos salarios, la “desindicalización”, el crecimiento del empleo y el desarrollo de una nueva economía productiva en el Perú.


Un escenario así no resulta positivo para el pueblo afirmó y Ollanta Humala sería arrinconado a transitar en esa dirección.


No se puede arrinconar a los peruanos a seguir el actual modelo neoliberal pues no beneficia al país ni a sus clases trabajadoras y a buena hora que el Comandante Humala plantee una renovación radical del mismo.


Aún así, Quiróz señaló finalmente que las clases populares deben fortalecer sus organizaciones sociales y naturales para la defensa de sus intereses de clase pues los próximos cinco años no garantizan sus intereses desde la Presidencia de la República del Comandante Humala o del Parlamento peruano.

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