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Notícies :: criminalització i repressió
Grecia. Arrestado Simeon despues de ser disparado por la policía.
07 mai 2010
Simeon y otro compañero han sido arrestados después de ser tiroteados por la policía.
Due persone sono state arrestate ieri ad Atene. Una di esse è l'anarchico Simeon Seisidis, accusato di essere la "mente" dietro ai "ladri in nero" (il caso in cui è coinvolto anche Giannis Dimitrakis). Simeon era ricercato dal 2006 ed è stato arrestato per errore la scorsa notte, mentre la polizia cercava dei ladri che avevano appena rapinato un supermercato di Atene. Inoltre, il compagno arrestato viene anche accusato di far parte di "Lotta Rivoluzionaria".
Simeon si trova in ospedale, per una grave ferita alla gamba. Ieri si trovava, con un'altra persona, vicino al luogo della rapina. Non appena i due si sono resi conto della presenza della pattuglie della polizia, hanno cercato di scappare. Nella sparatoria, Simeon è stato ferito ad una gamba. Secondo i medici, un proiettile ha attraversato la sua anca, lesionando delle arterie. Ha perso molto sangue ed ora è in condizioni critiche.
La polizia dice che il primo nome che ha fornito è stato quello di Giorgos Nikolopoulos (che ha un mandato di arresto per il caso della "Cospirazione delle Cellule di Fuoco"), ma dopo le impronte digitali hanno scoperto che
si trattava di Simeon.
L'altra persona arrestata poco dopo è Aris Seirinidis, anch'egli un noto anarchico, indagato in precedenza per il caso dei "ladri in nero". La polizia dice che i due uomini non sono coinvolti nella rapina al supermercato.
Dicono che avevano con sé armi, una granata e alcune munizioni. Le pistole le stanno esaminando, ma pare non siano state utilizzate in azioni "terroriste".

Regna un clima di terrore nell'ospedale KAT di Atene, dove il compagno Simeon Seisidis è stato trasportato e ricoverato.
In serata Simeon ha subito un secondo intervento chirurgico, mentre i dottori sono preoccupati non solo dalla difficoltà di salvare il suo piede gravemente ferito, ma la sua stessa vita.

Il compagno è già stato riportato in vita, da una condizione di morte clinica, presso l'ospedale Hippocratic dove era stato ricoverato in un primo momento. La sua vita è ancora a rischio e, a detta dei medici, le sue condizioni sono molto gravi.

Nonostante ciò non è ricoverato in un reparto di rianimazione, ma in una particolare “camera gabbia” che diventa caldissima ed è equipaggiata esclusivamente con un sistema di aria condizionata antiquato e inutile. Nella stanza, come in giro per tutto l'ospedale, sono presenti i piantoni della polizia.
All'avvocato è stato impedito di vederlo fino a ieri pomeriggio, anche la famiglia ha ricevuto lo stesso trattamento. Di fronte alle forti proteste della madre, il dottore incaricato ha risposto “Non vi dovete preoccupare, mi occupo io di lui”! Per fortuna, con l'aiuto di un altro medico e di un'infermiera, sono riusciti a fargli visita previa perquisizioni personali.
La presenza sbirresca è impressionante. Durante le proteste del 5 maggio [sciopero generale], l'ospedale era pattugliato da agenti speciali dell'EKAM [polizia militare antiterrorismo], armati e con i passamontagna.

Negli ultimi quattro anni, le autorità e i media hanno creato un mito intorno al nome di Simeon [come con Giannis Dimitrakis], e dato l'attuale inasprimento repressivo, con il ricordo fresco di Savvas Xiros [prigioniero membro del gruppo 17 Novembre che, nonostante le gravissime ferite venne “visitato” da agenti della CIA in stato semi-cosciente a causa della somministrazione di particolare droghe] i compagni intendono mantenere alta la vigilanza.

Simeon non è solo!

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